Concerto: com’è andata

Dopo avere annunciato su questo blog il primo concerto nervianese del trio scozzese Angela Higney - Pete Parisetti - Stuart Drever, è giusto riferire qualcosa dell’evento.

I protagonisti sono: mio cugino Piero (in arte Pete), sua moglie Angela, originaria di Glasgow, dove i due vivono da apprezzati musicisti e riescono a fare un centinaio di spettacoli l’anno suonando in quattro diverse formazioni, e il loro amico Stuart, maestro di chitarra. Piero torna spesso in Italia, con Angela o senza, mentre Stuart era di ritorno da una vacanza in Toscana con tutta la famiglia. Tutti hanno soggiornato a casa nostra.

L’idea di fare un concerto a Nerviano era venuta a Piero qualche mese prima, per il desiderio di ritornare nella casa di campagna dei nonni, con tutti i ricordi d’infanzia che essa suscita. L’organizzazione è stata curata da Marina (mia cognata), che essendo responsabile locale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano ha potuto inserire il concerto nella stagione degli eventi benefici, approfittando anche dell’appoggio del Comune, con evidenti vantaggi per la promozione e la logistica.

Per finire, il tempo insolitamente freddo e piovoso ci ha fatto desistere dall’idea di ospitare il concerto nel nostro cortile. Abbiamo ripiegato, come altre volte, sulla “Sala Cavagna”: una vecchia filanda in fondo al cortile accanto, al civico 1, di proprietà di altri parenti e recentemente restaurata.

Siccome io mi occupavo dell’amplificazione, per fotografare l’evento ho invitato l’amico Fabio Tosca, fotografo professionista noto a molti nell’ambiente come fotografo ufficiale del Soundtracks Blues Festival: le foto che pubblico qui sono una selezione drastica della sua produzione. Ne ho pubblicate alcune sul mio profilo Instagram e mi hanno fatto ottenere per la prima volta 17 like!

Marina annuncia l'arrivo degli artisti
Eccoli tutti e tre
Angela
Piero
Stuart
Il saluto finale

In vista di questo e di un altro concerto, ho sostituito il mio mixer digitale Behringer XR18 con un Soundcraft Ui24R, che fa anche la registrazione multitraccia (anche se non sono ancora riuscito a farla funzionare come si deve) e il playback di musica registrata. Ho acquistato anche un paio di casse attive compatte QSC CP8 per usarle come spie, mentre per il front-of-house ho usato le solite Yamaha DSR112.

In posa con il "fonico"

All’ultimo minuto Piero mi ha chiesto anche se si poteva fare un filmato. Io ho tirato fuori la Canon 60D e l’ho messa su un cavalletto, ma siccome la 60D si ferma automaticamente dopo 11 minuti di ripresa, c’è voluto un po’ di baby-sitting da parte di Fabio. Piero poi ha scelto di pubblicare questo sul suo canale YouTube:

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